Indice articoli
ugo dessy
la maddalena :
morte atomica nel mediterraneo
in appendice
la militarizzazione della sardegna
bertani editore – verona 1978
collana : manifesti della lotta di classe
Mia figlia Herika, che ogni tanto sbircia nel mio lavoro, mi ha chiesto di inserire in questo dossier sulla militarizzazione della nostra terra un brano del suo libro di lettura di quinta elementare, perché lo leggano anche i grandi:
“…Con il prezzo di una bomba d'aereo si possono offrire 18.000 giorni di vacanza ai bimbi che hanno bisogno di sole; con il prezzo di un carro armato si possono avere 84 trattori agricoli; con il prezzo di mantenimento di una divisione motorizzata si possono nutrire 40.000 persone per un anno…; con il prezzo di 2 bombardieri si avrebbero medicinali necessari per curare tutti i lebbrosi del mondo; ecco il dramma della nostra esistenza…”
(Raoul Follereau)
Quarta pagina di copertina
La Sardegna è, da anni, la regione italiana che “gode” della maggiore densità di installazioni NATO e del più alto grado di militarizzazione del territorio (e di chi vi abita…) : a coronamento e emblema di questa situazione, sul finire degli anni Sessanta vi è stata eretta una base atomica tra le più importanti del Mediterraneo : quella collocata sull’isola de La Maddalena.
Contro questa installazione, sul nostro suolo, di una polveriera incontrollabile, “extraterritoriale”, la sinistra storica consumò per l’ultima volta lo slogan “fuori l’Italia dalla NATO, fuori la NATO dall’Italia” : oggi, sulla scia di Seveso, della lotta contro le centrali nucleari, e grazie all’impegno delle (ancora scarse) forze antimilitariste presenti nel nostro paese, la mobilitazione contro la presenza atomica della NATO in Sardegna ha ritrovato un certo slancio. Nello scorso Natale, alla Maddalena è stato organizzato un raduno di protesta: ed è di pochi giorni fa la notizia delle bombe sganciate “per errore” fuori dagli obiettivi durante un’esercitazione NATO in Sardegna – una notizia che non può non far pensare, ancora una volta, a “quel che potrebbe succedere se…”.
Finito di stampare nell'aprile 1978 per conto di Giorgio
Bertani Editore - Verona - presso la CLEUP, Padova
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