F) - Capo Frasca e dependences
Poligono di tiro per aerei supersonici della NATO e USA con armamento nucleare. Occupa una area vasta circa 5.000 ettari. Interessa durante le esercitazioni a fuoco non meno di 30.000 ettari, tra stagni, terra ferma e area costiera, limitando gravemente le attività lavorative di pescatori e contadini.
Dependences: Torre Grande di Oristano: impianti radar, eliporti, basi di sussistenza. Sinis di Cabras: ventilata base NATO di 200 ettari per impianti radar, eliporti e "depositi" non ben definiti.
La base occupa l'intera penisola (50 kmq) e le servitù correlate creano pesanti limitazioni alla economia di 5 comuni, Terralba, San Nicolò di Arcidano, Arbus, Guspini e Arborea, con una popolazione di oltre 60.000 abitanti.
A sud della base di sta creando il deserto. La militarizzazione di Capo Frasca ha segnato la fine del paese più vicino, Sant'Antonio di Santadi. Il paesello era ubicato in una felice posizione geografica; davanti il pescoso golfo oristanese e alle spalle un entroterra fertile per l'allevamento degli ovini; La base lo ha chiuso e soffocato. Ai danni si sono aggiunte le beffe. I contadini e i pastori espropriati, al 1972, dopo oltre 10 anni, non erano stati ancora indennizzati. Tutti gli abitanti di Sant'Antonio sono emigrati. Il paese non esiste più. Prima di andarsene, la gente ha scritto sui muri: "militari truffatori e ladri".
La penisola di Capo Frasca è recintata da cavalli di frisia. In passato le meravigliose spiagge erano popolate da villeggianti. Sui monti pascolavano numerose greggi. I litorali erano punteggiati dalle vele dei pescatori. Oggi nessuno può varcare l'off-limits. Ci sono i poligoni di tiro su cui si esercitano i militari con i loro ordigni di morte. Non sappiamo neppure se esiste più Capo Frasca…
Questa base necessita di numerose "dependences" e di "punti radar" per cui tende ad allargare sempre più i suoi confini.