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«L'Eminenza Vostra Serenissima, nella Sua qualità di Alto Funzionario del Villaggio di Iknusu, è gentilmente invitato a compiere una Visita Ufficiale ai nostri Impianti difensivi e, tempo permettendo, alle relative esercitazioni a Fuoco che si terranno mercoledì 24 p.v. La partenza con nostro Mezzo è prevista per le ore 6,15 nel Kortile della Piccola Casa Bianca. L'Eminenza Vostra Serenissima è pregato di voler indossare Abiti adatti alla Circostanza».
L'Invito, in Plico Sigillato, mi è stato recapitato a mano da un Marine. E' firmato di suo pugno da Mister John, probabilmente vuol farsi perdonare l'incidente sul Delitto d'Onore.
Ho telefonato immediatamente al Piccolo Faraone. Anch'egli ha ricevuto l'Invito, ma non si è sbottonato, mi ha soltanto raccomandato di scovare da qualche parte una Uniforme di Grado Superiore, lustra di Gloriose Memorie, e di indossarla.
Al Museo di Storia Patria non mi è stato difficile trovare ciò che mi occorre, soltanto l'imbarazzo della scelta: poveri sì, ma in fatto di Eroismo, Iknusu è tutto un'Epopea. Ho indossato un Cimelio abbastanza recente, di semplice fattura: la Sahariana di orbace con cinturone in vita - si porta con disinvoltura e va tornando di Moda.
La Tenuta mi sta un po' larga. E' proprio vero che i nostri Antenati erano gente più solida. «Dov'è la Forza antica? dove le Armi e il Valore e la Costanza?». Pop e Kul hanno provveduto a ridurmela con qualche pince.
Pop ha detto: - Promana da te una nuova Virilità, Buana, vestito così. Perché non l'indossi più spesso?
E Kul ha aggiunto: - Se posso osare un parere, Buana, io direi che ti manca il frustino. Piacciono gli uomini rudi…
- Il frustino te lo do io nel sedere, piccola pervertita - ho detto alla Callipigia.
Fik è arrossita, non è ancora Konsakrata, poverina. Mi riprometto di iniziarla sabato sera; è un Problema, trovare un po' di tempo da dedicare alla Famiglia: il ritmo della Vita si va facendo sempre più convulso.
Vorrebbero venire anche loro, gattine curiose. - Mi dispiace, Fanciulle; per me, vi porterei volentieri, se non si trattasse di Impianti top secret… Stiamo scherzando? Non sono faccende in cui possa ficcare il naso chiunque.
Stamattina alle sei e quindici in punto, trovo la Jeep con un Marine al volante, nel Kortile. Ho notato, non senza un intimo compiacimento, la biandierina coi colori di Iknusu che sventola sul parafango anteriore. Subito dopo, è arrivato il Piccolo Faraone. E' uscito dalla Piccola Casa Bianca con passo marziale; quasi non lo riconoscevo, vestito da Grande Ammiraglio. Gli ho fatto il saluto d'Ordinanza e abbiamo preso posto dietro.
Dico: - E Mister John?
Dice: - Stai tranquillo, tutto a posto, lo troveremo lì.
All'uscita del Villaggio, la Jeep ha lasciato la strada e si è infilata rombando a tutta birra in un viottolo di campagna, fiancheggiato da siepi di fico d'India.
Mi è venuto da dire a voce alta: - E che, stiamo andando ad asparagi?
Il Marine si è voltato e ha sorriso. Deve sapere il fatto suo.
Arrivati davanti a un chiuso - Guarda, guarda: non è uno degli oliveti del Kapo? - il Marine ha fermato il Mezzo, si è infilato tra le labbra una specie di zuffolo che porta appeso al collo, e ha modulato un motivetto straniero. Come per prodigio, il cancello si è aperto da sé, richiudendosi dopo il nostro passaggio. Ho trasecolato: altro che Alì Babà e i quaranta ladroni! Ho sbirciato la faccia del Kapo: un sorrisetto sornione gli increspa le labbra, deve saperla lunga, non dev'essere al suo primo viaggio, il Vecchio Marpione.
Dopo aver carosellato tra gli alberi - forse per far perdere le tracce, la Jeep si è fermata nuovamente. Stavolta davanti a un enorme ulivo. Non ne avevo mai visti così grandi, potrebbe essere un'imitazione: ormai non mi meraviglia più nulla. Il nostro Accompagnatore dà fiato, come prima, al suo strumento, modulando una breve Sinfonia, e l'albero, come incerniato, si piega alla base, scoprendo un passaggio sotterraneo.
Non c'è neppure bisogno di accendere i fari: il tunnel è illuminato a giorno con lampadine incastrate nella volta di cemento - devono essere del tipo a Vapori di Mercurio: tutto ciò che è bianco, diventa fosforescente. Le hanno messe senza Risparmio, a un metro l'una dall'altra. Vi si respira benissimo: c'è l'Aria Condizionata: le finestre a grate, che si vedono ai lati, vuoi scommettere che ci sono per questo?
Dico: - Accidenti! Non mi aspettavo di trovare a Iknusu diavolerie del genere…
Il Piccolo Faraone mi ha dato una gomitata: - Questo è nulla, aspetta, ne vedrai di belle.
Dopo quasi due ore di marcia ininterrotta, col Takimetro che segnava centoventi, siamo sbucati di nuovo all'aperto, nel mezzo di un piazzale pavimentato con mattonelle di ceramica. Qua e là, giardinetti, aiuole fiorite, panchine, fontane con putti zampillanti, e ai quattro lati Villette stile Liberty. Davanti a una di queste, il Marine ha fermato la Jeep, facendoci cenno di scendere. Nello stesso momento, abbiamo visto Mister John uscire dal Loggiato e avvicinarsi tutto giulivo:
- Hello, ragazzi! benvenuti in Base Dexipittia! Avere fatto good viaggio? Yes? Tutto Okay?
- Ottimo, Mister John, tutto Okay! - Ho risposto io.
Ci ha accolto con una vigorosa stretta di mano. Simpatico veramente, Mister John: veste la Divisa semplice dell'Ufficiale in Colonia, di gabardine color kaki, scarpe di tela e berrettino a visiera, tutto dello stesso colore.
La Palazzina è una specie di Albergo, il Piccolo Faraone mi ha detto che si chiama Cottage Welcome, riservato agli Ospiti d'Onore. Nel Salone d'Ingresso, che pare si chiami Hall ed è disseminato di poltrone e divani in vero cuoio plastificato, troviamo gli Interpreti accompagnatori. Parlano benissimo la nostra Lingua, a parte qualche piccolo difetto di pronuncia che li rende più simpatici.
Dicono a una voce: - Benvenuti alla Base di Dexipittia! - attaccandoci sul davanti il Cartellino di Riconoscimento.
Lei mi ha colpito subito, Il classico coup de foudre. Un pezzo di Fanciulla bionda come spiga di grano maturo, sopra un paio di gambe che non finiscono più. Ha la carnagione morbida rosa, propria di un porcellino da latte. E' la prima volta che vedo dal vivo una rappresentante del Gentil Sesso dei nostri Grandi Alleati, mi sento emozionato. L'impressione è decisamente favorevole: corrisponde all'Idea che me n'ero fatto. Speriamo che corrisponda anche ciò che si dice della loro spregiudicatezza.
Mister John dice: - Ragazzi, io lasciare voi in good mano. - Dà un'occhiata mandrillesca a me e una al Kapo. - Tu, Marjiorie, accompagnare nostro simpatico Stregone… - Mi strizza l'occhio: - Tu contento, yes?
Io penso che l'ha azzeccata. Dico: - Yes, very good! - e rivolgendomi alla deliziosa Spigadigranoturco che risponde al delicato nome di Marjiorie: - Sono very felice di essere accompagnato da una così wonderful accompagnatrice!
Mister John sorride paterno. Dice: Voi iknusiani sempre molto galanti con Gentil Sesso, non smentire Fama di very big lover… - Si avvicina alla Fanciulla e le dà un buffetto alla guancia: - Marjiorie, tu stare molto attenta con nostro simpatico Stregone, non avvicinare troppo a Rampa Missile.
Penso: Non è come dicono; altro che, se sanno usare il doppio senso!
Si rivolge poi al giovanotto, un efebo dallo sguardo languido, coi calzoni blu attillati. Dice: - Pompiduet, tu accompagnare nostro Piccolo Faraone. Okay?
Mi sbaglio, o il Kapo guarda lo sculettante Pompiduet con occhi vispi? Mi sorge il dubbio che Mister John conosca un mucchio di cose sul conto nostro…
Marjiorie ha subito fraternizzato. Uscendo mi ha preso a braccetto e ha cominciato a gorgheggiare: - Questo è il nostro Programma, Eminenza Serenissima…
Io l'ho interrotta, non mi vanno gli Appellativi reboanti: - Senti, Marjiorie, lascia stare il Protocollo, e chiamami Gigi. Yes?
Lei ha socchiuso gli occhi vezzosa, e leccandosi il labbro superiore con una incantevole punta di lingua ha detto: - Yes - quindi ha ripreso a sciorinare il Programma: - Ore 8, cioè ora, visita agli Impianti. Ore 10, sosta nel Bar Panoramico sulla torre di Controllo con panini e Kokakola originale. Ore 10,30, esercitazioni di Volo con Tiro al Bersaglio nel Poligono Sperimentale. Ore 12, rientro e sosta al Ristorante, con Aperitivo, Saltzletten e chiacchierata distensiva nella Hall. 12,30, pranzo. Ore 13,40, breve siesta… - si interrompe con una espressione densa di ineffabili incognite, - …Lascerò solo Sua Eminenza… pardon, Gigi… Nel Cottage Residenziale; io sarò nella camera vicina, ai suoi ordini… Pomeriggio, ore 16, spostamento in Jeep alla base di Arrokeferru. Ore 19, speciale Esercitazione Missilistica, quindi rientro a cena per le ore 21. Dopo cena, nel Circolo Ufficiali, avrà luogo una Serata Danzante in Onore degli Ospiti.
Dico: - Bene, bene, giornata piena e interessante sotto tutti i punti di vista, mia deliziosa Marjiorie.
Avevo sentito mirabilia sulla Base di Dexipittia, che i nostri Grandi Alleati hanno messo su in quattro e quattrotto per difendere il nostro futuro Benessere da eventuali malintenzionati, ma la realtà supera ogni immaginazione. Le sue dimensioni sono tali da contenere almeno cinque Aeroporti civili, da un rapido controllo nella Mappa Katastale, vedo che comprende anche la Tanka del Sottoprefetto On. Pilurzu, una delle superfici pascolative più vaste di Iknusu. Ha uno sviluppo stradale a quattro Corsie, più una di Emergenza, di oltre venti chilometri e cinque Piste di Atterraggio Veloce. In una delle Piste di Rullaggio, che sono tre, stanno allineati cento Aviogetti Cacci-Bombardieri, i famosi FZ69, aggruppati in tre Squadroni di trentatré Unità, più uno che resta di Riserva. Ogni trenta giorni, escono dalla Base cento Piloti diplomati Combact Rady, ovvero pronti al Combattimento. Sfornati quelli, ne arrivano altri cento.
Marjiorie conosce a menadito ogni angolo della Base. Si è diretta verso il Padiglione Ellittico, sotto cui sostano alcune Makinine, tipo quelle dell'Autoscontro, che arrivano al Villaggio con il Tirasegno per la Festa di San Kosimo. Si è infilata dentro una, e volteggiando come una libellula mi si è fermata davanti, invitandomi a salire.
In due ci stiamo giusti giusti, con i fianchi incollati, sicché, quando lei manovra acceleratore o freno ci strofiniamo le cosce vicendevolmente.
Dico: - Scusami, di primo acchito ti avevo giudicata un po' magra, - e per aumentare la tensione del contatto le ho infilato una mano sotto la gonna.
Lei, intanto, mi ragguaglia sulle Infrastrutture: - Questo che stiamo attraversando è il Settore Sud: il Parco accoglie ventidue Collegi per Allievi Ufficiali, autosufficienti per la parte idrica ed elettrica. Ci sono poi gli orti che provvedono la verdura fresca… Qui ci sono i Depositi di Carburante, che arriva fresco fresco dai Pozzi Orientali attraverso un Oleodotto mare-terra… Nel caso si interrompesse il flusso, i Depositi hanno una autonomia di sei mesi circa… Qui vediamo le Attrezzature Culinarie: ventisei cucine in grado di fornire circa dodicimila pasti al giorno, più la colazione del mattino e spuntini extra; tredici Celle Frigorifere, sedici Impianti Frigoriferi Mobili, esclusi i Mini-frigo per lo spaccio di Kokakola che sono settecentoquarantacinque… Il numero degli Effettivi previsti dall'Organico è un dato che non è possibile conoscere, topo secret per tutti, escluso il Comandante, che, per ragioni di Sicurezza, viene sostituito, ogni cento giorni… Qui sorge il Complesso Residenziale, i tre quarti delle centottanta Palazzine, tutte con Riscaldamento Autonomo… Da quest'altra parte gli Hangars-officina dotati di Aria Condizionata…
La filastrocca di dati comincia a stancarmi. Dico: - Mia cara Marjiorie, che ne diresti di rifugiarci un attimo in quel boschetto di robinie, per riprendere fiato?
Girando con la Makina, il continuo contatto a frizione mi ha scaldato oltre i limiti della sopportazione, misto al suo profumo Chanel 77 sento odore di fica eccitata. Preciso: non l'odore asprigno delle Fanciulle iknusiane, ma quello dolciastro proprio del frutto esotico. Un'occasione da non perdersi, una chiavata con una graziosa Rappresentante dei nostri Grandi Alleati.
Nel boschetto abbiamo trovato un Chiosco con bibite e panini. Sto per prenderle la mano e portarmela dietro un cespuglio, quando lei guarda l'orologio e dice: - Sono le dieci, in Regola col Programma, giusto il tempo di bere la Kokakola e spostarci nella Pista numero due di Rullaggio.
Ho capito, niente sosta bucolica sull'erbetta; prima il Dovere e poi il piacere, l'approccio è rinviato a migliore occasione. Andandomene da quel luogo benedetto, devo avere un'espressione di rimpianto, perché lei, facendo una moina, ha detto: - Peccato sarei stata volentieri anche io, in quell'angolo di Paradiso, a contemplare la natura Sai Gigi, mi piace molto la Natura…
A chi lo dice!? Divento un leone, al cospetto della Natura. Anche se un buon letto non mi dispiace.
Alle 10,30 in punto siamo su di un FZ69, detto anche il tuttofare dell'aria per le sue molteplici prestazioni. E' un ottimo Bombardiere e un insuperabile Caccia. Punta sul nemico automaticamente appena lo fiuta, mediante uno speciale Dispositivo, in un raggio di centotrenta chilometri, poi fa tutto da sé: inquadra nel Mirino Telescopico, spara a raffica, schiva i colpi dell'avversario, fa finta di fuggire, riparte all'attacco, e tutto il resto che si deve fare fino alla completa distruzione del nemico. A trenta chilometri di altezza, e non è poco!, sa localizzare e centrare il Bersaglio su cui sganciare le Bombe. Sono state fatte numerose Prove: mettendo vicine una scuola e una Caserma, non ha sbagliato mai, ha sempre colpito la Scuola. Questo, mi è stato spiegato, perché il nemico usa mascherare i propri Effetti Bellici mettendo gli scolari nelle Caserme e i militari nelle Scuole, e il Cervello Elettronico dell'FZ69 non è mica fesso!
L'Aereo è partito a razzo, mi sono saltate le budella in gola. Marjiorie si è resa conto che mi trovo in difficoltà, è una Veterana dei Voli Dimostrativi, ha levato dalla borsa che porta a tracolla un fazzoletto di carta imbevuto di non so quali prodigiose Essenze Tonificanti, e mi ha frizionato le tempie e la fronte.
La Cabina è completamente chiusa, in lamiera d'acciaio a prova di Bomba, senza il minimo spiraglio; eppure si vede tutto ciò che sta fuori, basta guardare nello Schermo Panoramico intelaiato sopra i comandi. Adesso - per esempio, siamo sopra un mare di schiuma biancastra, cioè le nuvole, sotto un'immensa cupola azzurra, cioè il Cielo. Molto vicini al Signore, mi viene da pensare.
Dopo appena tre minuti di volo, si è accesa una luce rossa intermittente che ad ogni lampeggio fa bip. Marjiorie ha detto: - Attenzione, il Cervello Elettronico ha individuato il Bersaglio; in questo momento il Pilota inserisce il Comando Automatico e non gli resta altro da fare che sdraiarsi e seguire lo svolgersi dell'Operazione sullo Schermo Panoramico; al momento opportuno la Bomba parte da sé, è dotata di Occhio Telescopico, Ugello di spinta e Timone direzionale tutto Automatico, si dirige verso l'Obiettivo, lo raggiunge, esplode… quindi, manda Via Satellite le immagini di ciò che ha combinato. Se da queste immagini risulta chiaro che il Bersaglio è stato completamente distrutto, l'Aereo se ne torna alla Base; se invece è rimasto in piedi qualcosa, si stacca una seconda Bomba, più piccola, che dà il colpo di Grazia.
Siamo a trentacinque chilometri d'altezza, fantastico!, oltre i limiti previsti dal Regolamento: il Pilota ha abbassato la Leva del Massimo, vuole dimostrare l'Efficienza del suo FZ69. Nonostante la distanza, l'Obiettivo a terra appare nitido a colori sul Teleschermo. Si tratta di una Fabrika di Otturatori di Moschetto; si vedono tre ciminiere coi pennacchi di fumo e un operaio in tuta blu che sta salendo sulla scala antincendio, ovviamente è un Fac-simile di una Fabbrika nemica.
Marjiorie mi afferra un braccio e me lo stringe forte. Il momento è solenne. Si accende una luce verde - vuol dire che il portello si è aperto e la Bomba fa capolino fuori. Si ode una voce cupa dal timbro metallico che scandisce i numeri, ormai ci ho fatto l'orecchio, seguendo alla Tivù il lancio degli Apolli; è il cont-down… four, three, two, one… allo zero vediamo l'esplosione. Il rumore non si sente, non è importante sentirlo.
Il polverone si dirada lentamente, e al posto della Fabbrika appare un cratere fumante. Il Cervello Elettronico segue anche lui l'andamento dell'Operazione, e dice con una punta di compiacimento: - Okay, Missione compiuta!
A queste parole, il Pilota riprende il Comando dell'Aereo.
- Adesso assisteremo a un mitragliamento a bassa quota con Razzi Multipli Disintegratori - dice Marjiorie facendomi gli occhi languidi, e aggiunge che è necessario allacciare la Cintura di Sicurezza. Provvede lei stessa ad allacciarmela, mi ci sono seduto sopra distrattamente e ha dovuto frugarmi sotto le natiche per recuperarla. Mi va larga; non è fatta su misura iknusiana, la fibbia ricade sull'inguine, ho sentito il trafficare della sua mano sull'uccello. Si è subito svegliato, il briccone!, non ha il Senso dell'Opportunità. Qualche volta mi chiedo come faccia a capire di che mano si tratti, deve avere un Sesto Senso. Diciamolo pure, via!, altro che Congegni Elettronici appronta la Divina Sapienza del Creatore!
Mi sono distratto dal Monitor; Marjiorie mi fa cenno di guardare: stiamo andando diritti in picchiata sull'obiettivo, un carro a buoi incassato in un canalone roccioso impervio. Un Bersaglio molto difficile. Parte una Salve di otto Razzi, tutti teleguidati. Si staccano l'uno dall'altro, sparpagliandosi per non dare nell'occhio, piazzandosi poi in coppia ai quattro Punti Cardinali. Da lì, con uno scatto sincrono, si dirigono contemporaneamente sul carro colpendolo ai quattro lati. Del Bersaglio non è rimasta traccia: tutto disintegrato.
L'Aereo riprende quota. Marjiorie dice: - Possiamo slacciare la cintura.
Mi va stretta adesso, sarà l'Emozione delle Esercitazioni belliche, il volume del coso è aumentato. La Fanciulla deve trafficare un bel po' prima di riuscire a sbloccare la fibbia. A un certo punto si è confusa e premeva la testa del cazzo; se tirava ancora per un secondo saltava fuori tutto quanto.
Più tardi, nella Sala da Pranzo, ho ritrovato il Piccolo Faraone che vezzeggiava il suo Accompagnatore, lo sculettante Pompiduet. Ci siamo scambiati le impressioni. Anche lui ha partecipato a un Volo Dimostrativo, ma di genere diverso, di Grado Superiore, beato lui. E' andato con un UK33 Stratosferico in territorio nemico, per fotografare certi Obiettivi che non ha voluto specificare, top secret.
Dopo pranzo, un petit desiner a base di salmone affumicato, caviale del Mare di Pontis, gamberoni e vini frizzanti del Mandrolisai, ci siamo salutati per ritirarci ciascuno nel proprio Appartamento.
Il mio consiste in uno Studio, un Salotto, una Cappella di Meditazione, una Camera da Letto con Bagno, più una stanza per l'interprete. Marjiorie mi ha mostrato tutto quanto fino alla Camera da letto, ha rimboccato le coperte, ha dato una sprimacciata ai cuscini, quindi ha fatto il gesto di volersi congedare.
Ci mancherebbe altro, mostrarmi scortese fino al punto da non dividere con lei il lusso di questo modernissimo Letto a due Piazze! Dico: - La mia dolce e preziosa Accompagnatrice vuole proprio abbandonarmi nel delicato momento del Relax? Dopo pranzo non uso mai dormire. Che ne diresti di una partitina a Briscola?
La Briscola non la conosce, me l'immaginavo. Ma conosce benissimo la Scopa, che è un gioco internazionale. Un'esperta giocatrice, Marjiorie. D'altro canto, aveva tutto lei: Settebello, Primiera, e tutto il resto. Io ho fatto una Scopa miserella con L'Asso di Bastoni, l'ho gettata troppo in fretta, la carta, e ho dovuto chiederle la rivincita, che lei mi ha concesso di buon grado.
La partita è andata così. Io mi sono sdraiato sul Letto. Lei ha cominciato a mettersi in Libertà. Ha impiegato mezz'ora a togliersi di dosso blusa, gonna, sottoveste e reggiseno; voglio raccontarla alle mie Fanciulle, si chiama la Teknika dello Streep-tease, un ottimo metodo di avviamento per Motori a Testa Fredda, specialmente quando si è distratti da Problemi politici… Disgraziatamente, il mio è a Testa Calda, una volta avviato, se lo si tiene a lungo in folle finisce per spegnersi: quando l'ho vista ancheggiare con le sole mutandine, l'uccello mi è saltato fuori in agitazione, non ce la faceva più, povera Creatura! Mi sono precipitato a l'ho stesa dove si trovava, con l'intenzione di infilarglielo prima che fosse troppo tardi. C'erano le mutandine, maledizione! Mentre con una mano gliele stavo spostando, l'uccello se l'è fatta addosso.
Ci sono rimasto davvero male. Marjiorie è stata comprensiva, ha letto il rapporto Kinsey, ha detto: - Non te la prendere, c'è pericolo di frustrazioni, ricominciamo tutto da capo.
Frustrazioni o no, io avevo un Diavolo per capello; non sono scherzi da farsi, questi, specialmente in un caso in cui ci va di mezzo il Prestigio di Iknusu. L'ho guardato quasi con odio, - Mi fai perdere la faccia, disgraziato! - gli ho detto con voce soffocata dall'ira. E se lei non me lo avesse tolto di mano, non so che cosa gli avrei fatto.
Nella sua mano ci sta a Meraviglia, il briccone. Piano piano è uscito dal suo stato di timidezza, ha cominciato a prendere confidenza e ha finito per diventare sfacciato: sa farsi perdonare. Rapido come un FZ69 ha raggiunto l'Obiettivo, e dopo mezz'ora di spericolate Manovre è esploso come una Bomba dentro la fica di Marjiorie.

 

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