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C) - Zona costiera Sulcis-Iglesiente

Praticamente tutta la costa da Capo Teulada a Capo Frasca, oltre 100 km di spiagge, è interdetta a opere di valorizzazione civile e di sviluppo turistico perché "zona di esercitazioni" aeree e aereo-navali della NATO e della VI flotta.

La borghesia compradora, ogni qualvolta tenta di manipolare l'opinione pubblica sulla questione delle servitù militari, tira fuori la tesi del guadagno, della utilità che la nostra terra ne ricaverebbe. Inoltre, affaccia questa singolare argomentazione: la presenza di servitù militari limita la speculazione degli operatori economici lungo le nostre coste; queste aree militarizzate, "congelate", essendo di proprietà del demanio, prima o poi potranno essere restituite all'uso comunitario.
Nel 1970, in un servizio del 22 gennaio su La Nuova Sardegna, le popolazioni dell'Iglesiente chiedono ai loro parlamentari di interessarsi presso le "competenti" autorità, al fine di ottenere l'autorizzazione ai diversi programmi di sviluppo turistico. E' lo stesso on. Guaita, di Iglesias, che dichiara:
«E' gravissimo il problema della valorizzazione turistica delle nostre coste. La costa che va da Teulada fino ad Oristano, non è considerata comprensorio turistico ai fini degli interventi straordinari del Piano di Rinascita e della Cassa per il Mezzogiorno e quindi ogni intervento dipende dalla benevolenza dell'assessore al turismo».

Per la verità, una volta tanto, l'assessore competente è innocente. La responsabilità andava e va ricercata (la situazione è immutata) nei piani strategici degli stati maggiori. Al servizio citato, ho risposto, sullo stesso quotidiano, il 28 gennaio 1970, sotto il titolo: "OFF-LIMITS - ZONA MILITARE - DA CAPO FRASCA A CAPO TEULADA":
«Se diamo uno sguardo ai vari insediamenti turistici lungo le coste sarde, rileviamo facilmente che ci sono dei "vuoti". Il "vuoto" più vasto è appunto questo che da Oristano, da Capo Frasca, va verso l'Iglesiente, fino a Capo Teulada. E naturalmente vien fatto di chiedersi il perché di tale "vuoto", tanto più inspiegabile in quanto sotto il profilo paesaggistico, della bellezza delle spiagge, della facilità di accesso al mare, si tratta di una zona privilegiata…
Una risposta c'è… e bisogna andare a cercarla proprio dove incomincia e dove finisce l'off-limits per il turismo: a Capo Frasca e Capo Teulada. Quale sia la natura, in che modo crescano e quali incidenze comportino le basi militari moderne (ben diverse dalle "torri pisane" e dai tradizionali "bastioni fortificati") si può dire anche senza essere esperti. In particolare i poligoni di tiro per aerei e i campi di addestramento per unità corazzata abbisognano, oltre le basi fisse, di servitù territoriali vere e proprie, di vaste zone libere, possibilmente disabitate…».

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