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S'allevadori de istruzzus

L'allevatore di struzzi

Non di rado la categoria dei maestri elementari svolge nella comunità un ruolo progressista, al di là del compito strettamente professionale dell'alfabetizzazione. Su maistu 'e iscola, quando non miri a integrarsi nella borghesia compradora, é testimone e interprete delle vicende e delle istanze della sua gente. E proprio perché proviene dai ceti medi e poveri, e non ha acquistato una mentalità dirigente con un corso di studi classici, in continuo contatto con i fanciulli che sono l'espressione più genuina e immediata dei problemi e delle esigenze della comunità, il maestro acquista capacità innovatrici e assume un ruolo leader.
Tra i mille esempi di maistus de iscola divenuti leaders di qualcosa, si ricorda il cavalier Giuseppe Meloni, di Tortolì - lasciamo ai posteri un giudizio sul maestro Lucio Abis di Villaurbana, che diverrà ministro della repubblica italiana. Per non parlare di quell'altro maestro nativo di Predappio, che da anarchico divenne prima socialista e poi duce del fascismo, e per finire fondatore di un impero...
Il maestro Meloni mise in piedi, nel 1910, un allevamento di struzzi. Una singolarissima impresa, per la  Sardegna, che lo rese noto in tutta Europa. Iniziò con 9 esemplari, su una estensione di 4 ettari opportunamente sistemati, con viali alberati e appositi recinti.
Lo Struthio camelus é considerato il più grosso uccello vivente. Raggiunge l'altezza di m. 2,50 e lunghezza di oltre m. 2. Il peso é sui 70 Kg e oltre. Con una falcata di quattro metri raggiunge la velocità di 60 Km. orari e si dice che tenga testa a un buon cavallo. Vive allo stato brado in Africa e in Arabia. La femmina depone le uova, lunghe circa 20 cm. e pesanti due Kg. in buche scavate nel terreno, al ritmo di un uovo ogni due giorni fino a una ventina.
La fattoria del Meloni era anche fornita di incubatrice, perché soltanto nel periodo più caldo, dopo il mese di giugno era possibile lasciare le uova nel terreno alle cure dei maschi e delle femmine che, insieme, le covavano.
In soli cinque anni, l'allevamento contava 175 struzzi. Era l'unico in Sardegna e in Italia, e uno dei pochi e dei più razionali d'Europa.
Non si sa fino a qual punto l'attività del maestro Meloni fosse redditizia. Il prezzo delle piume, allora, oscillava dalle 600 alle 1.000 lire al Kg. una sola coppia di struzzi valeva, a due anni di età, dalle 1.600 alle 2.000 lire.
In Sardegna, questi volatili venivano usati anche come cavalcatura. La possibilità d'essere cavalcati é certamente dovuta, oltre che alla potente muscolatura di cui gli struzzi sono dotati, anche alla piccola corporatura del Sardo, il cui peso era ideale per fare il fantino. Non é difficile, a Tortolì, la cittadina che si affaccia sul  golfo di Orosei, trovare fra le vecchie fotografie le immagini di inservienti della fattoria a cavallo di struzzi bardati di tutto punto, ripresi durante veloci scorribande all'interno dei recinti.
Ricorda ziu Tomasicu, 82 anni, di Barrali: "Si era nel 1915, subito dopo l'entrata in guerra dell'Italia. In quel periodo scarseggiava il carbone, e così mi ero occupato in una impresa del continente che faceva il taglio di legna nei boschi in agro di Tortolì. Durante il mio lavoro, ebbi spesso l'occasione di vedere nella zona gli struzzi dell'allevamento del cavalier Meloni. Era uno spettacolo per noi inusitato che ci incuriosiva molto."
In tempi più recenti, altri imprenditori di paesi più avanzati tecnologicamente tentarono di lanciare la corsa degli struzzi come sport, usandoli negli ippodromi come trottatori trainanti agili calessini.
La brillante intrapresa del Meloni era, purtroppo, legata al capriccio della moda femminile. Fallì quando le signore decisero che il boa - quel lungo aereo sciarpone rimasto nelle vedettes dell'avanspettacolo il simbolo degli anni ruggenti del proibizionismo in USA e del charleston - era da considerarsi un ornamento demodé.
D'altro canto, il sorgere di allevamenti monopolistici e governativi di altre specie di struzzi, dovette essere una formidabile concorrenza, tale da spazzare via letteralmente i modesti avversari pennuti del cavalier Meloni il cui stomaco, pur vorace, non riusciva a competere con quello di divoratori di strade asfaltate, palazzi in cemento armato e aeroporti con piste laminate.
Per altro verso, lo struzzo si accomuna al politico. Per i governanti che temono di affrontare i problemi sul tappeto, la gente dice: "Faint cumenti is istruzzus de Tortolì, cuant sa conca asutta de is paperis".
Tortoli, aprile 1964

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